AIL Salerno ha promosso un talk show presso il Grand Hotel Salerno per celebrare i suoi primi 25 anni di vita e di impegno per la nascita e la crescita dell’ematologia salernitana. L’Ematologia salernitana porta infatti la” firma” dell’AIL. “Prendersi a cuore” ma oltre le cure, perché la malattia si supera soltanto quando le attività medico-scientifiche-terapeutiche hanno il valore aggiunto dell’umanizzazione e del sostegno psicologico. E’ questo il filo conduttore dell’attività che l’AIL Salerno porta avanti ormai da un quarto di secolo e che ha prodotto la nascita e la crescita in ambito salernitano dell’ematologia.

Un cammino parallelo quello dell’AIL Salerno e delle strutture di eccellenza del territorio: l’UOC di Ematologia e Trapianti di cellule staminali dell’AOU Ruggi di Salerno, l’UOC dell’ospedale di Pagani della rete dell’ASL Salerno ed il reparto Day Hospital di Oncoematologia Pediatrica dell’AOU di Salerno in collaborazione con il Santobono di Napoli. L’AIL Salerno ha voluto raccontarsi e raccontare con i co-protagonisti questo percorso, in occasione della Giornata Mondiale del Volontariato con il talk show al Grand Hotel Salerno che è stato un confronto tra persone che ogni giorno affrontano la malattia ematologica: medici, pazienti, familiari, psicologi e volontari che hanno condiviso esperienze ed emozioni uniche. “Lavoriamo col cuore ogni giorno e questo lo dimostra la presenza numerosa di pazienti e volontari” -così Elvira Tulimieri, presidente AIL Salerno, ha introdotto l’incontro, moderato dalla giornalista Barbara Albero, che è stata anche l’occasione per illustrare le attività svolte ed i traguardi raggiunti.- “E’ un momento per celebrare la vita, l’impegno dei nostri preziosi volontari, dei medici e personale sanitario delle strutture dedicate, guardando al futuro con serenità e con tanti altri progetti da realizzare, grazie al contributo di tanti volontari e attraverso le varie iniziative, come le “Stelle di Natale” che torneranno in piazza dall’8 all’11 dicembre ”. Un impegno apprezzato e riconosciuto anche dal sindaco di Salerno Vincenzo Napoli che ha portato il suo saluto ed ascoltato con grande attenzione i progetti in cantiere e di prossima realizzazione che sicuramente contribuiranno ad arricchire le possibilità di cura e le strutture ematologiche del nostro territorio.

Soddisfazione per chi, come Vittoria Cosentino, socio-fondatore dell’Associazione, presente anche in qualità di consigliere Comunale di Salerno, che ha ripercorso le varie tappe del sodalizio, intitolato a Marco Tulimieri, perché fortemente voluto dai suoi genitori: il papà Gioacchino, che ne è stato per anni lo storico presidente, e la mamma Eufemia, che hanno trasformato il loro dolore per la morte del figlio nella possibilità di permettere a tanti pazienti di curarsi a casa, nel salernitano. quale segnale di speranza per tutti. Oggi infatti le risposte alle malattie ematologiche si trovano nelle strutture ospedaliere di Salerno e di Pagani. “ L’AIL Salerno per noi è stata fondamentale, perché con i suoi fondi abbiamo creato l’UOC di Ematologia e Trapianti di cellule staminali al Ruggi. Siamo orgogliosi perché, con l’appoggio della Direzione strategica attuale del dott.Vincenzo D’Amato, siamo riusciti a raggiungere traguardi importanti: 200 trapianti di midollo e con risultati veramente eccellenti. Siamo particolarmente felici di incontrare coloro che si sono avvicinati al nostro centro e sono riusciti a guarire “- ha dichiarato il direttore, il prof. Carmine Selleri. L’altra realtà ematologica salernitana della rete dell’ASL Salerno, è l’UOC dell’Ospedale di Pagani, diretta dal dott. Catello Califano: “Siamo la prima ematologia salernitana, nata nel 2000 che poi ha prodotto la nascita dell’UOC che in media si occupa di oltre 1500 pazienti, tra day Hospital e ricoveri, gestendo più di 50 leucemie all’anno e con oltre 360 autotrapianti effettuati. Il nostro punto di forza è l’Unità Operativa della Diagnostica Ematologica, un vero e proprio laboratorio aggregato all’UOC clinica, che ci dà piena autonomia e velocità nella diagnosi della malattia. Per quanto mi riguarda, aggiungo che ho un rapporto “romantico” con l’AIL, essendo nato come borsista dell’Associazione nel 2000: è come se l’AIL si fosse costruito un primario del 2022, lo dico con molto affetto e con gratitudine”. A dare valore a questa sinergia operativa, le testimonianze dirette di malati ematologici ed oncoematologici che hanno voluto raccontare la loro esperienza; tra le tante quella di Tiziana Siotto che ha definito l’AIL “fonte di speranza e di aiuto” e di Vincenzo Catapano che sta affrontando la sua lotta contro un linfoma non Hodgkin del 4° stadio, sostenuto anche dalla psicologo dell’AIL. All’AIL, alla presidente Tulimieri, ai suoi volontari il grazie e gli auguri di crescere ancora e dare una mano ai pazienti, da parte della dott.ssa Bianca Serio, responsabile clinico del Centro Trapianti di Midollo Osseo dell’AOU di Salerno.
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